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sabato 30 giugno 2007

Museo virtuale sulla necropoli Giza

Un'esposizione virtuale sulla necropoli di Giza, una risorsa in continua evoluzione per gli studi degli egittologi nonché l'unico modo per salvare dall'usura del tempo un patrimonio artistico dell'umanità dal valore inestimabile. Questo è il Giza Archives Project (Gap, www.gizapyramids.org), nato grazie alla collaborazione tra il Boston Museum of Fine Arts e la Andrew W. Mellon Foundation. Circa 22 mila foto, 3.100 pagine di diari di esplorazioni, 2.400 oggetti registrati, 10.000 mappe, 200 tra libri e articoli. «Il principale obiettivo del Gap è dare la possibilità di collegare tra loro la miriade di materiali disponibili sui siti dell'area intorno alle piramidi, in modo da preservarli, garantirne la diffusione e facilitare il lavoro degli studiosi», ha raccontato Peter Manuelian, lettore di Egittologia alla Tufts University del Massachusetts, ideatore e direttore del Gap. Tre i punti di forza del sito Internet, secondo l'ideatore: la possibilità di zoomare o di simulare una vista a 360 gradi da 1.000 diverse posizioni a terra.

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