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lunedì 31 dicembre 2007

Se i desideri potessero diventare realtà...

Salutiamo il 2007 e diamo il benvenuto al nuovo anno. Il nostro augurio è che il 2008 sia migliore, diverso, rispetto a quello che ci apprestiamo a salutare.
Ci auguriamo che il 2008 rivaluti il valore d’acquisto dell’euro e che la pressione fiscale sia meno forte per evitare che si continui a dimezzare il portafoglio degli italiani, soprattutto di quei cittadini che vivono in situazione di precarietà e che stentano ad arrivare alla fine del mese. Non ce ne accorgiamo, ma sono tantissimi, soprattutto quei molti anziani che vivono con la pensione minima e che non riescono, se non con tantissimi sacrifici, a superare metà mese.
Ci auguriamo che nel 2008 si blocchi l’inflazione incontrollata con la quotidiana lievitazione dei prezzi, in particolare dei beni di prima necessità, e che, invece, le statistiche ufficiali e le istituzioni minimizzano in maniera poco veritiera riducendo il tutto a percentuali di poco conto, quasi normale, ma che invece ci sta facendo diventare tutti poveri.
Ci auguriamo che il 2008 renda i politici meno bugiardi, meno spreconi, meno incoerenti, meno prepotenti. Un augurio utopistico, lo sappiamo, ma il loro agire sta superando di ogni misura la soglia dell’accettazione morale del rispetto per i cittadini che rappresentano. Invece di sperperare denaro, fare i pascià a carico nostro, sarebbe opportuno che si fermassero un attimo a guardare il tessuto sociale italiano, il malessere generalizzato che imperversa nella classe media (se esiste più). Che ci spiegassero le cause dell’esplosione di una criminalità dilagante, invasiva e incontrollata (mafiosa, delinquenziale, familiare, sessuale, giovanile). Che spiegassero cos’è la democrazia, come è intesa e come dovrebbe essere. Che ci spiegassero il senso della libertà, intesa, insegnata, gestita in maniera poco oculata che porta, come unico risultato, il predominio del forte sul debole, del disonesto sull’onesto.
Ci auguriamo che nel 2008 per le strade ci siano meno assassini, meno violenti, meno pedofili, meno rapinatori, meno tossicodipendenti, meno spacciatori di morte, i quali hanno spesso il volto di Babbo Natale e l’anima di Caino.
Ci auguriamo che i piromani, gli incendiari, i maniaci del fuoco lascino in pace i nostri boschi, il nostro verde.
Ci auguriamo che il 2008 ci riconsegni il calcio nella sua essenza, che esso torni ad essere solo uno sport, un momento di puro e sano divertimento collettivo, e non una giungla per belve assetate di sangue e luogo di violenza.
Ci auguriamo che nel 2008 ai bulli che di mattina scaldano i banchi delle scuole e la notte mandano in frantumi vetri, porte, lavagne e suppellettili, siano date giuste ed efficaci lezioni di educazione civica; che la scuola torni ad essere un’esperienza di vita e di sapere, di formazione e di apprendimento, non una distorta maniera di ammazzare il tempo in attività ludiche o pseudoculturali.
Ci auguriamo nel 2008 i genitori riescano a riscoprire i veri valori della vita in maniera da trasmetterli ai propri figli. Che non siano i primi responsabili della degenerazione giovanile e che riprendano la giusta strada di una più corretta idea di rapporto educativo con i propri figli, con la scuola, con la cultura e con l’etica.
Ci auguriamo che ai giovani vengano trasmesse idee forti, non illusioni o labili promesse; che essi riescano ad avere un lavoro più sicuro e più stabile e che non fossero costretti, ancora una volta, a fuggire dalla loro terra di origine per cercare altrove la fortuna che meritano.
Ci auguriamo che la televisione del 2008 sia più propositiva e più seria, meno commerciale e volgare.
Ci auguriamo che i nostri desideri non sino solo e mera utopia.
Ci auguriamo che il sogno di un 2008 più sereno, più felice, più onesto, più vero, più umano, più tranquillo, possa diventare realtà.
Ci auguriamo che il 2008 ci doni un mondo senza guerre, senza lotte di potere, senza prevaricazioni.
Ci auguriamo che il 2008 ci regali un’Italia più ricca d’amore.
AUGURI!!!

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