Nell'agosto del 2005 faceva caldo e Jill Coccaro, artista hippy nota come Phoenix Feeley, decise di fare una "pattinata" in topless nel Lower East Side di New York. L'idea non piacque ai poliziotti che fermarono la donna per 12 ore. Ora la 27enne ha ottenuto un risarcimento di 29.000 dollari dal comune appellandosi a una legge secondo cui anche le donne hanno il diritto di passeggiare... a torso nudo.
Si tratta probabilmente della causa sui diritti civili più inconsueta della storia degli Stati Uniti. Jill Coccaro pagò duramente la sua scelta di scorrazzare a seno nudo per la Delancey Street del trendissimo quartiere newyorkese. Una presenza che non poteva passare inosservata: la giovane, infatti, porta una terza abbondante e possiede un piercing su tutti e due i capezzoli. Immediata la reazione degli agenti. Fermata dai poliziotti, tirata fuori dalla volante per i capelli e messa in guardina per 12 ore senza potersi rivestire, la donna fu sottoposta a un esame psichiatrico; ma ben presto, l'artista ottenne la solidarietà di molte (e molti) fautrici del topless cittadino. Tanto più che un tribunale statale aveva riconosciuto, nel 1992, che anche le donne possono andare per strada a torso nudo, visto che gli uomini sono autorizzati a farlo.
Il caso della giovane artista suscitò immediatamente una ondata di proteste ed una decina di giorni dopo, una manifestazione in topless fu organizzata al Central Park: la polizia non intervenne. Neanche quella volta, tuttavia, Jill passò inosservata, vestita soltanto con una minigonna a stelle e strisce e calzando i suoi famigerati pattini. Ora, per la Coccaro, arriva l'attesa rivincita: un risarcimento di 29mila dollari dal comune e la certezza di potersi esibire - senza incorrere in sanzioni - in nuove "schettinate" senza veli lungo le strade della Grande Mela.
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