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venerdì 31 agosto 2007

Patti: le Iene indagano sul rogo mortale

Le Iene a Patti. Il giornalista delle Iene, Giulio Golia, questa mattina si è recato a Palazzo dell’Aquila per intervistare il sindaco Giuseppe Venuto. Argomento al centro dell’attenzione i presunti ritardi degli interventi di soccorso durante l’incendio che, il 22 agosto scorso, ha causato quattro vittime all’agriturismo “Rifugio del Falco” di contrada Litto. Nel corso dell'intervista Golia ha contestato al primo cittadino la carenza degli interventi ed ha chiesto al sindaco perchè invece di spendere 22mila euro per gli spettacoli estivi non li avesse investiti per l’acquisto di autobotti per le emergenze incendi. Da qui è nato un botta e risposta tra il primo cittadino e l’inviato delle Iene. Venuto ha risposto che il comune possiede già due autobotti, mentre Golia ha replicato: “Allora compri la terza”. Immediata la risposta del sindaco. “A questo punto potrebbe chiedermi perché non ho comprato un canadair o un elicottero. Col senno di poi è facile emettere sentenze”.
La puntata registrata a Patti con l’inchiesta sul rogo mortale all’agriturismo “Rifugio del Falco” dovrebbe andare in onda nelle prossime settimane.

giovedì 23 agosto 2007

Incendi: sono salite a tre le vittime nel messinese

Tre morti e numerosi feriti a causa di un incendio che ha coinvolto l'agriturismo "Il rifugio del falco" a Patti (Messina). Un dipendente è stato salvato e portato in ospedale: ha ustioni su tutto il corpo. I carabinieri hanno cercato di caricare i feriti sulle loro auto, ma la strada è bloccata dalle macchine dei clienti della struttura che avevano tentato di fuggire ma poi costretti a proseguire a piedi.
Una ventina di altre persone hanno subito ustioni mentre cercavano di fuggire dal rogo. Una di queste, che lavorava nell'agriturismo, è apparsa in condizioni gravi. Identificate le tre vittime. Sono Concettina Scafidi, 39 anni, Costantino Cucinotta, 51 anni e sua cognata Lucia Natoli.
Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri le fiamme in un primo momento avrebbero raggiunto un distributore di benzina poco distante dalla struttura. Il pericolo di un'esplosione aveva fatto dirigere in zona tutti i soccorsi. Il vento, però, ha improvvisamente cambiato direzione raggiungendo repentinamente "Il rifugio del falco" e cogliendo di sorpresa clienti e personale.

mercoledì 22 agosto 2007

Roghi in Sicilia, due morti nel messinese


Doveva essere una giornata di festa, invece si è trasformata in tragedia. Alcuni amici si erano ritrovati all’agriturismo “Rifugio del Falco” di Patti per festeggiare il compleanno di uno di loro, ma un incendio ha interrotto bruscamente i festeggiamenti. Le fiamme hanno completamente distrutto la struttura di contrada Litto dove hanno perso la vita due persone. Si tratta di una dipendente dell’agriturismo, Cettina Scaffidi, 39 anni, e Costantino Cucinotta, 51 anni di Messina. Oltre una decina i feriti.
Il tutto si è verificato nel giro di pochi minuti. Le fiamme che, da martedì stanno divampando sulle colline del territorio pattese distruggendo centinaia di ettari di vegetazione, hanno raggiunto, sospinte dal vento, l’agriturismo “Rifugio del falco”. Il fuoco ha colto di sorpresa le persone presenti e, in poco tempo, ha avvolto la struttura adibita a ristorante. Immediatamente la gente ha cercato di fuggire. Qualcuno a piedi è salito nelle colline sovrastanti il rifugio dove le fiamme ancora non avevano attecchito, altri si sono messi a bordo delle proprie autovettura, ma il fuoco è stato più veloce di loro. Alcuni hanno fatto in tempo a scendere dai mezzi e continuare la corsa a piedi, mentre, purtroppo Cettina Scaffidi è rimasta bloccata nell’auto morendo carbonizzata. Poco distante è stato trovato il corpo di Costantino Cucinotta, anche questo completamente bruciato.
Dopo l’allarme sul posto sono giunti i mezzi di soccorso del 118 ed i carabinieri di Patti che, insieme ai sanitari, hanno fatto la spola con l’ospedale “Barone Romeo” di Patti per trasportare i feriti. Successivamente sono giunti anche i vigili del fuoco e gli agenti di polizia. In visita, a costatare l’entità della tragedia, si sono recati il comandante provinciale dei carabinieri Col. Maurizio Stefanizzi e il prefetto di Messina Francesco Alecci.
Sulla vicenda la Procura della Repubblica di Patti ha aperto un’inchiesta, affidata al sostituto procuratore dott. Gaetano Scollo, per accertare eventuali responsabilità e comunque chiarire la dinamica dell’accaduto. Secondo alcune testimonianze, comunque, sembrerebbe che il fuoco divampato improvvisamente abbia raggiunto in pochi secondi l’edificio che ospita 12 stanze e il ristorante del “Rifugio del Falco”. Ieri sera, presso il commissariato di polizia di Patti, sono stati ascoltati un testimone rimasto illeso ed il proprietario della struttura, Antonino Anzà.
Uno scenario infernale è apparso ai soccorritori con l’agriturismo divorato dalle fiamme e la vegetazione circostante distrutta dal fuoco.
Parole molto dure sono state esternate dal sindaco della città di Patti giunto sul posto. “Ci sono stati dei ritardi notevoli. Gli interventi potevano essere più tempestivi e sicuramente la tragedia poteva essere evitata. E’ da martedì che il territorio di Patti sta bruciando. Stiamo andando avanti con le nostre forze. Nonostante le sollecitazioni alla forestale e alla protezione civile nessuno è intervenuto per spegnere i roghi. Alle mie telefonate è stato risposto che tutti erano impegnati”.
E gli operai del Comune, ieri pomeriggio, mentre il “Rifugio del Falco” andava in fiamme si sono adoperati per spegnere un rogo in contrada Masseria dove il fuoco stava raggiungendo un distributore di benzina con il rischio di una seconda tragedia. Anche diversi volontari si sono adoperati per domare focolai in contrada San Cosimo, mentre un altro incendio, in contrada Scala di Patti, ha lambito le abitazioni. Le fiamme stavano per raggiungere anche il promontorio di Tindari dove, le forze dell’ordine, hanno fatto annullare lo spettacolo in programma al teatro greco.
L’emergenza incendi nel pattese continua e sembra non trovare tregua.

Emergenza incendi nel messinese

Sembrava di guardare la televisione e di vedere una delle scene di guerra mostrate dai paesi del Medio Oriente. Colonne di fumo che si ergevano in diversi punti dei Monti Nebrodi, come dopo un bombardamento aereo. L’azzurro del cielo offuscato dal fumo, una pioggia di cenere che cadeva sulla città e l’aria resa irrespirabile anche a causa del caldo afoso. Era questo lo scenario desolante in cui appariva Patti ieri pomeriggio. Bastava dare uno sguardo verso l’entroterra per vedere bruciare le colline circostanti il centro urbano e i territori dei vicini comuni di Librizzi, San Piero Patti e Gioiosa Marea. Almeno una decina di focolai segnalati, tutti quasi divampati contemporaneamente come se, in un piano strategico studiato a tavolino, i piromani si fossero messi d’accordo per colpire mortalmente il territorio. Ed è sembrata quasi impotente l’opera dei vigili del fuoco, degli uomini della forestale e della protezione civile, impegnati incessantemente per domare le fiamme. Ma, le richieste di intervento erano talmente tante, che non è stato possibile operare in tutti i luoghi in cui le fiamme bruciavano. Nella mattinata di ieri, dalle prime ore della mattina, hanno bruciato le colline nella contrada Moreri di Patti, nelle frazioni Santa Margherita e Acquasanta a Gioiosa Marea, oltre a quattro incendi nel comune di Librizzi e due in quello di San Piero Patti. Inoltre il fuoco non ha risparmiato neppure il comune di Montagnareale. Impegnati nella corsa contro il fuoco anche alcuni mezzi aerei. In particolare due canadair della protezione civile ed un elicottero del corpo forestale che hanno fatto la spola tra il mare antistante la costa di Marina di Patti e le zone assediate dalle fiamme. L’incendio ha devastato quasi un centinaio di ettari distruggendo sterpaglie, macchia mediterranea, oliveti, alberi da frutto e vegetazione varia. Minacciate anche diverse abitazioni. In alcuni casi è stato necessario anche evacuare le case in via precauzionale. E martedì notte decine di ettari di vegetazione, con il fuoco che ha lambito numerose case, sono andate in fumo in contrada Porticella a Patti.

lunedì 20 agosto 2007

Tony Cairoli: "La vittoria più bella"

"È STATA una gara difficile, tra le più belle che ho disputato». Ha esordito così Tony Cairoli al cospetto di giornalisti televisivi e della carta stampata, ancora concentrato sulla seconda manche e non sul titolo iridato. Nell'aspetto è curiosamente tranquillo, non si lascia andare a eccessivi trionfalismi. Ha appena spiegato al team manager Claudio De Carli e al meccanico Lino le difficoltà di immettere la moto nelle giuste traiettorie soprattutto all'uscita delle curve. «Ho corso più di metà gara pensando a distribuire al meglio le energie cinetiche della moto. Ogni qualvolta effettuavo dei salti all'atterraggio, era un rebus controllare l'avantreno".
Eppure eri veloce, tanto veloce. «Sì e se non lo fossi stato sarebbe stato impossibile raggiungere Searle. Ho avuto parecchie difficoltà a scavalcare Schiffer e il tempo a disposizione per recuperare diminuiva a vista d'occhio. Però ci ho sempre creduto, fin dall'inizio, proprio per le difficoltà del tracciato».
– È mancato Christophe Pourcel, l'antagonista per eccellenza.
«Mi dispiace tantissimo. Christophe è un avversario temibile e mi sarebbe piaciuto trionfare battendolo sul campo. Spero possa riprendersi presto».
– Che effetto fa aver conquistato il Mondiale per la seconda volta?
«Abbiamo lavorato duro fin dall'inizio della stagione senza trascurare nessun particolare. Ho goduto dell'apporto della mia famiglia, di un team eccezionale, dei consigli di Claudio De Carli e dell'affetto di tantissimi tifosi. Credo che questo titolo sia anche un po' loro».
– Cambierai strategie nelle prossime due gare in vista del Nazioni in programma il 23 settembre negli Usa?
«Assolutamente no. Voglio continuare a vincere per non perdere la concentrazione e la fiducia nelle mie capacità. Alla Nazionale ci penserò il giorno dopo che si concluderà il Mondiale».

Tratta da "Gazzetta del Sud". Intervista di Marcello Bottari

Tony Cairoli torna sul tetto del mondo

TONY IL MAGNIFICO. È l'unico aggettivo per identificare il pattese Antonio Cairoli che ieri a Moneyglass Demesne (Irlanda del Nord) ha conquistato il secondo titolo mondiale categoria Mx2. Un'altra perla, aggiunta al già brillante curriculum del ventunenne azzurro, ritenuto indiscutibilmente il più forte pilota del circus del motocross. Il portacolori del Team Yamaha De Carli è stato superlativo fin dal sabato quando, nonostante le impervie condizioni climatiche, su un campo di gara impraticabile ha conquistato la pole al secondo giro della fase cronometrata con il miglior tempo fatto registrare anche rispetto alle più potenti Mx1.
Nella mattina di ieri, nel corso del warm up, è uscito di scena Christophe Pourcel, ultimo baluardo che teneva aperta la matematica per la lotta al titolo, dopo aver battuto violentemente la spalla (sospetta frattura) e trasferito d'urgenza in ospedale. Situazione, questa, che ha spianato la strada al successo ma Cairoli, che ha augurato al francese una pronta guarigione, non è soddisfatto. Avrebbe preferito il confronto diretto, per provare più gusto a vincere. L'evoluzione delle gare, però, gli ha riservato più di una sorpresa.
In gara-1 dalla prima curva esce quarto ma non passa nemmeno un giro che ha già guadagnato la testa. Una manche attenta, a controllare prima Aubin e poi Tommy Searle, conclusa con un nac nac per i tifosi prima di iniziare i festeggiamenti. Nel box è attorniato dal Team, dai fotografi e dalle telecamere che trasmettono ogni sensazione e le prime interviste. Ma, incredibile a dirsi, Cairoli è già psicologicamente concentrato per gara-2.
Il messinese non fa in tempo nemmeno a uscire dal cancelletto che già al secondo giro si trova a rincorrere uno scatenato Tommy Searle. Il pattese accusa un ritardo di 20" dalla testa della corsa, a causa di alcuni sorpassi che gli hanno reso la vita difficile. Ma, soprattutto, guida per quasi tutta la gara con la ruota anteriore fuori uso per un contatto con un avversario. Qualsiasi altro pilota, con il titolo iridato già in tasca, non avrebbe rischiato in una pista scavata nei canali, un vantaggio ai più incolmabile, con altre due gare del Mondiale da disputare e il rischio di farsi male. Ma non Cairoli. Il pattese negli ultimi cinque minuti copre i dieci secondi che lo dividono da Tommy Searle, lo attacca a mezzo giro dalla fine ma quando sta per passare è costretto a frenare d'istinto anticipando la manovra di chiusura dell'inglese. Sembra fatta e Searle si avvia a ripetere la gara di Uddevalla (Svezia), che lo ha visto trionfare sul gradino più alto del podio. Ma non ha fatto i conti con il mitico Cairoli che si lancia all'inseguimento, curva sfiorando le dune e alla staccata successiva lo infila con la maestria del campione. È in testa e ci rimane fino alla bandiera a scacchi.
Il successo è il giusto riconoscimento a un atleta che appassiona la folla, un gladiatore acrobatico sprizzante coraggio. In questa spettacolare stagione ha vinto nove Gran Premi, è giunto tre volte secondo e una volta settimo (Namur). Detiene fin dalla prima gara la tabella rossa ed è primo in tutte le statistiche di specialità. Crediamo di non fare torto a nessuno se con l'uscita di scena del pluricampione Stefan Everts, dieci volte iridato, consideriamo Tony Cairoli il pilota più rappresentativo del panorama del motocross internazionale.

Le leggi più strane del mondo

"Insolita lex sed lex" (strana legge ma è sempre legge), si potrebbe dire: secondo una graduatoria pubblicata dal Times online, i codici dei vari paesi abbondano di norme insolite, e in certi casi, al limite dell'assurdo. Nello stato americano dell'Alabama, ad esempio, è vietato guidare bendati mentre in quello dell'Ohio è proibito far ubriacare un Pesce. In Francia un maiale non può essere chiamato Napoleone.

Ma non basta. Se a Miami è illegale andare con uno skateboard in una stazione di polizia, in Florida le donne non sposate che di domenica si lanciano con un paracadute rischiano il carcere. In tutto le leggi più strane del mondo scovate dal quotidiano britannico "Times" sono 25. Ecco, una dopo l'altra, le norme più bizzarre.

1) La testa di una balena morta trovata sulle coste inglesi appartiene al Re, mentre la coda è della Regina (nel caso in cui ne avesse bisogno per farsi fare un busto).

2) In Bahrain un ginecologo può visitare una donna ma può vedere le sue parti intime solo attraverso il riflesso di uno specchio.

3) A Londra è proibito fermare un taxi e salirci sopra se si ha la peste.

4) Nel Vermont le donne hanno bisogno del permesso scritto del marito per mettere i denti finti.

5) A Boulder, in Colorado, è illegale uccidere un uccello entro i confini della città, come pure possedere un animale domestico: legalmente parlando, gli abitanti di Boulder sono esclusivamente "pet minders", ovvero badanti degli animali.

6) Nella citta' di York si può uccidere uno scozzese all'interno delle antiche mura della città, ma solo se ha in mano arco e frecce.

7) A Chester gli uomini gallesi non possono entrare in città prima dell'alba e restarvi dopo il tramonto.

8) Nel Kentucky, non si può portare un'arma di nascosto lunga più di 6 piedi (182 centimetri).

9) In Florida le donne non sposate che fanno paracadutismo di domenica rischiano la galera.

10) In Gran Bretagna, un uomo che si trova costretto a urinare in pubblico lo può fare solo se mira alla ruota posteriore della sua auto e tiene la mano destra sul veicolo.

11) In San Salvador, gli autisti ubriachi possono essere uccisi da un plotone di esecuzione.

12) A Londra i "Freemen" (onorificenza medievale) possono condurre le pecore giù per il London Bridge senza pagare alcun dazio e hanno il privilegio di portare le oche lungo il Cheapside.

13) In Inghilterra tutti gli uomini al di sopra dei 14 anni devono esercitarsi almeno due ore al giorno al tiro con l'arco.

14) In Indonesia la pena per la masturbazione è la decapitazione.

15) A Miami, in Florida, è illegale andare con lo skateboard in una stazione di Polizia.

6) Nel Lancashire nessuno può incitare un cane ad abbaiare dopo che un agente di polizia gli ha già intimato di smettere.

17) In Inghilterra una donna incinta può partorire da sola dove vuole. Perfino, se lo desidera, nel casco di un poliziotto.

18) Le navi della marina inglese che entrano nel porto di Londra devono rifornire con un barile di rum il governatore della Torre di Londra.

19) In Ohio, è contro la legge prendere un pesce azzurro.

20) In Alabama, è illegale per un autista guidare bendato.

21) Secondo le leggi inglesi sull'evasione fiscale del 2006, è illegale non dire a un agente del fisco qualcosa che voi non volete che lui sappia, sebbene non dobbiate dirgli qualcosa che non pensate che lui debba sapere.

22) In Francia, è proibito chiamare un maiale "Napoleone".

23) E' considerato tradimento mettere il francobollo raffigurante il Re inglese capovolto.

24) E' vietato morire in Parlamento a Londra.

25) E' proibito per un taxi di Londra trasportare cani rabbiosi o salme.

domenica 19 agosto 2007

MX2: Tony Cairoli è campione del mondo

Antonio Cairoli ha vinto il secondo titolo mondiale in carriera dopo la prima manche del GP dell`Irlanda del Nord. Gli mancavano solo 26 punti per centrare il secondo successo iridato dopo quello conquistato nel 2005. Sono arrivati questa domenica, dopo la vittoria nella prima delle due manche. Nonostante la forte pioggia, Toni è arrivato davanti a tutti con la propria Yamaha. Il rivale francese Christophe Pourcel, inoltre, ha rimediato un serio infortunio alla spalla durante il warm-up.
A due prove dalla fine della stagione, Cairoli è campione del mondo.

venerdì 17 agosto 2007

Irene Grandi ha infiamamto Montagnareale

Aggressiva, ma allo stesso tempo, dolce e sensuale. Si è presentata così, giovedì scorso a Montagnareale, Irene Grandi nella sua terza tappa siciliana. A seguirla 20mila persone impazzite per la ragazzaccia del rock italiano. E’ stato essenzialmente questo il concerto dell’artista fiorentina, evento musicale dell’agosto nebroideo. Quasi due ore di musica, durante le quali la regina dell’estate 2007 ha ripercorso l’intera carriera, iniziata nel 1992 e consacratasi quest’anno con una maturità artistica da vera star. Irene Grandi ha cambiato look, è diventata più elegante e dolce, ma sul palco conserva quel tocco di felina femminilità che emerge anche nelle sue canzoni. Le sonorità rock, quasi spazzate via nell’ultimo lavoro in studio che raccoglie i successi della sua carriera, riemergono prepotentemente dal vivo scatenando una carica emozionale che manda in delirio i fans accorsi per assistere al suo spettacolo. E la bimba cattiva, perfetta erede della signora del rock Gianna Nannini, non li ha delusi. Ha riproposto i brani più significativi del suo vasto repertorio, da “Bum Bum” a “Che vita è”, da “Lasciala andare” all’hit dell’estate “Bruci la città”. Ma non sono mancati i brani scritti da Vasco Rossi, “La tua ragazza sempre” e “Prima di partire per un lungo viaggio”. Una grande festa che ha riconsacrato Montagnareale città della musica grazie all’impegno dell’amministrazione comunale, ed in particolare del sindaco Antonino Sidoti e del vicesindaco Calogero Cipriano, che si sono spesi per realizzare l’evento che, visto l’afflusso di pubblico e il calibro dell’artista scelto, è stato realmente un successo oltre le aspettative.

mercoledì 8 agosto 2007

Cairoli, un campione anche fuori dalle piste da cross

Con l’effettuazione del versamento a favore di Amref è stato ufficializzato l’importo raggiunto grazie al Fun Club Tony Cairoli ed all’iniziativa messa in atto durante il Gp di Faenza dello scorso 15 luglio.
Sono ben 13.358,00 gli euro raccolti per la Onlus che opera nel Continente africano, grazie all’idea del giovane campione di Motocross siciliano.
Ricordiamo che a Feanza, nel corso della tappa del Mondiale Motocross, il ricavato dell’iscrizione al primo Fun Club Tony Cairoli andava interamente a favore di Amref.
Il successo dell’iniziativa, voluta da Cairoli con l’appoggio di Yamaha Motor Italia Spa, della Scorpion Bay e della Federazione Motociclistica Italiana, ha permesso di raggiunge tale cifra: le magliette marchiate con il 222 (numero in gara del pilota), regalate a chi si iscriveva, sono andate a ruba ed il Fun Club ha registrato 2.650 tesseramenti che hanno permesso ad Amref di ricevere la consistente cifra di oltre 13mila euro.

mercoledì 1 agosto 2007