Google

lunedì 20 agosto 2007

Tony Cairoli torna sul tetto del mondo

TONY IL MAGNIFICO. È l'unico aggettivo per identificare il pattese Antonio Cairoli che ieri a Moneyglass Demesne (Irlanda del Nord) ha conquistato il secondo titolo mondiale categoria Mx2. Un'altra perla, aggiunta al già brillante curriculum del ventunenne azzurro, ritenuto indiscutibilmente il più forte pilota del circus del motocross. Il portacolori del Team Yamaha De Carli è stato superlativo fin dal sabato quando, nonostante le impervie condizioni climatiche, su un campo di gara impraticabile ha conquistato la pole al secondo giro della fase cronometrata con il miglior tempo fatto registrare anche rispetto alle più potenti Mx1.
Nella mattina di ieri, nel corso del warm up, è uscito di scena Christophe Pourcel, ultimo baluardo che teneva aperta la matematica per la lotta al titolo, dopo aver battuto violentemente la spalla (sospetta frattura) e trasferito d'urgenza in ospedale. Situazione, questa, che ha spianato la strada al successo ma Cairoli, che ha augurato al francese una pronta guarigione, non è soddisfatto. Avrebbe preferito il confronto diretto, per provare più gusto a vincere. L'evoluzione delle gare, però, gli ha riservato più di una sorpresa.
In gara-1 dalla prima curva esce quarto ma non passa nemmeno un giro che ha già guadagnato la testa. Una manche attenta, a controllare prima Aubin e poi Tommy Searle, conclusa con un nac nac per i tifosi prima di iniziare i festeggiamenti. Nel box è attorniato dal Team, dai fotografi e dalle telecamere che trasmettono ogni sensazione e le prime interviste. Ma, incredibile a dirsi, Cairoli è già psicologicamente concentrato per gara-2.
Il messinese non fa in tempo nemmeno a uscire dal cancelletto che già al secondo giro si trova a rincorrere uno scatenato Tommy Searle. Il pattese accusa un ritardo di 20" dalla testa della corsa, a causa di alcuni sorpassi che gli hanno reso la vita difficile. Ma, soprattutto, guida per quasi tutta la gara con la ruota anteriore fuori uso per un contatto con un avversario. Qualsiasi altro pilota, con il titolo iridato già in tasca, non avrebbe rischiato in una pista scavata nei canali, un vantaggio ai più incolmabile, con altre due gare del Mondiale da disputare e il rischio di farsi male. Ma non Cairoli. Il pattese negli ultimi cinque minuti copre i dieci secondi che lo dividono da Tommy Searle, lo attacca a mezzo giro dalla fine ma quando sta per passare è costretto a frenare d'istinto anticipando la manovra di chiusura dell'inglese. Sembra fatta e Searle si avvia a ripetere la gara di Uddevalla (Svezia), che lo ha visto trionfare sul gradino più alto del podio. Ma non ha fatto i conti con il mitico Cairoli che si lancia all'inseguimento, curva sfiorando le dune e alla staccata successiva lo infila con la maestria del campione. È in testa e ci rimane fino alla bandiera a scacchi.
Il successo è il giusto riconoscimento a un atleta che appassiona la folla, un gladiatore acrobatico sprizzante coraggio. In questa spettacolare stagione ha vinto nove Gran Premi, è giunto tre volte secondo e una volta settimo (Namur). Detiene fin dalla prima gara la tabella rossa ed è primo in tutte le statistiche di specialità. Crediamo di non fare torto a nessuno se con l'uscita di scena del pluricampione Stefan Everts, dieci volte iridato, consideriamo Tony Cairoli il pilota più rappresentativo del panorama del motocross internazionale.

Nessun commento: