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domenica 22 luglio 2007

Milano, Sosta sulle strisce blu, multa annullata: non c'erano sufficienti posti gratuiti

La strada l'aveva aperta una sentenza della Cassazione del 9 gennaio. La Suprema Corte, infatti, aveva dichiarato annullabili le multe inflitte agli automobilisti che parcheggiano nelle aree delimitate dalle strisce blu senza pagare il ticket, se gli amministratori dei centri urbani non hanno previsto in prossimità anche un numero sufficiente di posti a sosta libera. Quel caso giudiziario partiva dalla Sardegna. Dopo qualche mese, un automobilista ha vinto la sua causa contro il Comune, a Milano. Il caso, stavolta, è quello del signor Daniele Armanini. L'uomo parcheggia sotto casa, in via Adige, dove sono previsti solo parcheggi a strisce blu, quindi a pagamento orario, e a strisce gialle, per i residenti. Non risulta residente ma non paga il biglietto. Gli arrivano, dunque, quindici multe. L'uomo, all'ennesima multa, decide di ricorrere al giudice di pace, perché, dice, ha il domicilio in quella zona ma non ha ancora ottenuto la residenza, per questo non sa dove parcheggiare e non può permettersi di pagare 1,20 euro all'ora per 11 ore, tutti i giorni. Il giudice, Ines Robolotti, accoglie il ricorso e annulla il verbale di una multa, presa da Armanini per non aver esposto il «gratta e sosta» sull'auto parcheggiata. Il Codacons, l'associazione dei consumatori, che aveva sostenuto l'uomo durante la causa in tribunale esulta e fa sapere che questa è già la seconda vittoria, dopo la sentenza della Cassazione in gennaio. «C'è già stato un pronunciamento di questo tipo a Salerno – spiega l'associazione – e questa è la prima volta che succede a Milano».

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