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venerdì 20 luglio 2007

Tindari Estate Festival: esordio con Trachinie

E’ stato presentato, nel corso di una conferenza stampa, il cartellone di Tindari Estate Festival 2007, organizzato dall’associazione Teatro dei due Mari con il patrocinio del comune di Patti. All’incontro con la stampa erano presenti il presidente dell’associazione Pasquale Cocivera, il sindaco di Patti Giuseppe Venuto, l’assessore al turismo Salvatore Impalà, il dott. Mauro Lo Monaco, Marco Pupilla, regista dello spettacolo su Salvatore Giuliano e Mico Magistro, attore della Medea.
“Abbiamo cercato di offrire il meglio che il teatro italiano offre in questa stagione – ha detto Pasquale Cocivera. Si è scelto di tornare al passato dando spazio al teatro, così come la splendida struttura di Tindari merita”.
Nel corso della conferenza stampa è stato ufficializzato il programma del cartellone che prevede ben ventinove appuntamenti, molti dei quali realizzati in collaborazione con la Regione Siciliana che ha scelto di puntare su Tindari. Così come L’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa che ha deciso di focalizzare la propria attenzione, per la prima volta, anche sulla struttura pattese. E sarà proprio lo spettacolo prodotto dall’Inda ad inaugurare la cinquantunesima edizione di “Tindari Estate Festival”. In scena, domenica 22 luglio, alle ore 21,15, andrà “Trachinie” di Sofocle per la regia di Walter Pagliaro.
La tragedia è ambientata a Trachis, in Tessaglia, ed assieme all’Antigone e all’Aiace fa parte del gruppo delle opere più antiche del poeta greco. La storia ha come protagonista Deianira (Micaela Esdra) che, in esilio, attende il ritorno del marito Eracle (Paolo Graziosi). In ansia per la sua sorte la donna invia il figlio Illo (Diego Florio) a cercare il padre; poco dopo la partenza del giovane, giunge a Trachis un messaggero che annuncia il ritorno di Eracle, confermato successivamente da Lica (Luca Lazzareschi), l’araldo ufficiale del re. Questi porta con sé un gruppo di prigioniere dalla città di Ecalia, donne un tempo libere e ormai schiave, ridotte alla stregua di trofei di guerra. Fra loro c’è Iole (Lucina Campisi), figlia del re di Ecalia, per la quale Deianira prova un immediato moto di compassione.
Lica però le rivela che Eracle si era invaghito della fanciulla. Deianira però non prova rancore e usa un filtro d’amore per riprendersi il marito. In realtà lo condanna ad una atroce morte.

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