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sabato 14 luglio 2007

Spiagge libere, vademecum dell'Adiconsum

I bagnanti non sempre conoscono i loro diritti: quello, ad esempio, all'accesso gratuito alle spiagge, anche in quelle date in concessione, così come il diritto a godersi il sole in spiagge pulite anche se "libere". In loro aiuto arriva il «Vademecum dei diritti dei bagnanti per l'accesso alle spiagge e agli arenili», di Adiconsum.
Per raggiungere la battigia è diritto del bagnante passare anche attraverso la spiaggia data in concessione. Lo stabilimento balneare deve dunque, sempre, lasciare un lembo di spiaggia, 5 metri a partire dalla riva, in cui tutti possono appoggiare vestiti o stendersi per prendere il sole, senza ingombrarla con ombrelloni o sedie a sdraio.
È compito dei titolari assicurarsi che sia garantito, quindi, il libero accesso. Il vademecum ricorda, infatti, che chiedere di pagare il transito costituisce un'infrazione all'articolo 1, comma 251, della Finanziaria 2006. Una violazione che si invitano i bagnanti a segnalare e denunciare alle autorità: Capitaneria di Porto, carabinieri e polizia municipale.
È diritto dei vacanzieri non dover percorrere chilometri per trovare una spiaggia non in concessione: sulle coste, dunque, devono alternarsi stabilimenti e spiagge libere. Troppo spesso capita, invece, che gli arenili destinati al pubblico siano collocati in zone difficili da raggiungere. Ecco perché, sottolinea Adiconsum, occorre recuperare un «equilibrio», così come previsto dalla legge.
E poi la pulizia: un diritto dei bagnanti anche per le spiagge libere. Deve essere cura dei vacanzieri non lasciare cartacce e bottiglie sulla spiaggia a fine giornata, ma garantire la pulizia della spiaggia spetta ai Comuni. Se, però, non provvedono, il compito passa ai titolari delle concessioni adiacenti.
È ancora diritto dei bagnanti poter accedere agli stabilimenti a un prezzo equo. Qualità e costo dei servizi offerti dovrebbero essere equilibrati. Spesso, però, accordi tra i gestori li mantengono al di sopra del loro effettivo costo. L'unico modo per «difendersi» è quello di cercare gestori più onesti e disertare gli stabilimenti troppo cari: ma, purtroppo, questa scelta non è sempre possibile.

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